120 anni fa apriva il primo Istituto Salesiano di Messina...ricordando San Giovanni Bosco






Oggi 15 novembre 2013 è un gran giorno per la città di Messina perché il grande santo dei giovani e dei meno fortunati, Don Giovannino Bosco, ha deciso con le sue spoglie mortali di far visita a quei tanti ragazzi che da circa un secolo hanno calcato, nella città dello Stretto, i campi in mattonelle, le chiese, i portici e le aule dei suoi istituti. La gioia è stata grande, indescrivibile e già un quarto d'ora prima che arrivasse l'urna di San Giovanni Bosco nell'aria si percepiva che in quel luogo stava accadendo qualcosa di maestoso e speciale. Uno striscione immenso allocato dinnanzi alla porta centrale della Chiesa del Santissimo Salvatore, facente parte dell'Istituto Salesiano Domenico Savio, recitava: "DON BOSCO E' QUI" ; ed era davvero lì, dove un centinaio di bambini urlavano con gioia il nome di Don Bosco agitando simultaneamente palloncini e festoni colorati. "W Don Bosco", "Don Bosco...Don Bosco...Don Bosco è qui" usciva, come un inno di lode, con ancora più forza da quelle voci tenere e bianche dei figli spirituali di Giovannino e di Maria Ausiliatrice... Essi in fila anticipavano, simboleggiando l'immensa forza della fede, la varetta dove era adagiata l'urna contenente la reliquia di Don Bosco.





L'emozione era incontenibile da parte dei tantissimi ex allievi dei vari isituti salesiani di Messina, ma anche dei genitori dei più piccoli e di tanti fedeli venuti a salutare uno dei più grandi Santi italiani che ha con la sua forza ,proveniente da Cristo, tolto migliaia di fanciulli dalle grinfie della pericolosità della strada. Trattenere le lacrime non era facile...era un tripudio di felicità... Da ex allievo non posso spiegare l'emozione che ho provato nell'incontrare le sue Sante reliquie, perché per me è stato davvero UN PADRE, UN MAESTRO ED UN AMICO...in tutto...si in tutto ed è lì in quei luoghi santi che ho imparato le parole: AMORE, PROSSIMO, STUDIO, SPORT, GIOIA, FRATERNITA', RISPETTO, VOCAZIONE, DIO ETC.. ETC.. Quei continuatori delle idee di Don Bosco e del suo Sistema educativo cristiano ci donavano davvero il Regno dei Cieli, qui sulla terra. Così pensando all'Istituto San Luigi che ho frequentato 20 anni fa ho mischiato al sentimento della PACE quello del DISPIACERE perché ho pensato che un Istituto così importante, tra i più grandi del meridione d'Italia, il prestigioso San Luigi della Boccetta ha dovuto dire addio ai pascoli di tanti bei ragazzi che adesso corrono il rischio di prendere strade sbagliate. Così ho sentito Don Bosco salutare tutti i presenti al San Salvatore perché aveva un impegno più importante, far visita a quel luogo piagato della città dove il demonio si è impegnato per farlo chiudere. Il San Luigi lo attendeva, così ho deciso di andarci insieme a lui per frugare tra i ricordi più sperduti della mia memoria. Era il 1893 quando il San Luigi apriva i battenti, ben 120 anni fa e fu il primo Istituto Salesiano nella città di Messina. E questo fu possibile grazie alla promessa fatta da Don Rua a Mons. Guarino, l'arcivescovo e uomo di Dio che tra le altre cose ordinò sacerdote il grande santo messinese Annibale Maria Di Francia. Con il terremoto del 1908 l'istituto venne letteralmente seppellito e con esso 42 alunni e 9 salesiani (70 furono recuperati tra le macerie). Allora però il San Luigi seppe risorgere prepotentemente e tornò ancora più grande e importante di prima, era insieme al Sant'Ignazio il collegio più prestigioso di tutta la Sicilia e la Calabria. La rinascita dell'istituto è opera di un altro grande arcivescovo di Messina: Mons. Letterio D'Arrigo che disse testuali parole il giorno dell'inaugurazione: "Seminiamo daccapo. L'Oratorio risorga perché educhi nella mente e nel cuore. La mia benedizione è pegno di quella che dal cielo vi dà Don Bosco". Non dobbiamo dimenticare di dire che la ripresa fu possibile grazie anche ad un altro Santo, messinese d'adozione: San Luigi Orione. L'Istituto crebbe ogni anno sempre di più e qui si insediarono grandissimi sacerdoti ed educatori e i più disparati figli di Messina senza distinzione di classe sociale. Figli di gente povera e figli di notabili erano un tutt'uno in quei campi da gioco ed era questa la vera forza dell' ISTITUTO SAN LUIGI DI MESSINA ... I ragazzi qui erano tutti uguali...che cosa meravigliosa. Tirava il calcio ad un pallone il figlio del carpentiere o dell'ambulante insieme al calcio del figlio del Notaio...QUESTO ERA IL SAN LUIGI DI SAN GIOVANNI BOSCO. Poi qualcosa è andata per il verso sbagliato e non è compito mio dire cosa non ha funzionato, fatto sta che oggi venendo a Messina Don Bosco oltre alla gioia per questa festa indicibile ha dovuto soffrire molto vedendo il San Luigi chiuso a lutto. Vorrei concludere questo mio breve scritto con un pensiero che ho meditato durante l'arrivo dell'urna, ho pensato: "Ma se questa folla così entusiasta (ovviamente escludendo i bambini) avesse mostrato tutto questo affetto e amore nei confronti di Don Bosco il giorno della chiusura del San Luigi sono sicuro che il PRIMO E PIU' IMPORTANTE ISTITUTO SALESIANO DI MESSINA E CIOE' IL SAN LUIGI GONZAGA NON AVREBBE MAI POTUTO E DOVUTO CHIUDERE LE SUE PORTE AL CUORE DI TANTI RAGAZZI MESSINESI CHE QUI AVREBBERO FORMATO LA LORO VITA". Ma purtroppo la realtà è un'altra ed allora dobbiamo essere felici comunque perché Don Bosco oggi è stato davvero IN MEZZO A NOI...W Don Bosco ... SALVE DON BOSCO SANTO PADRE MAESTRO E AMICO

(in basso alcune foto dello storico istituto salesiano di Messina: San Luigi Gonzaga)






Massimo Mastronardo

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