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Visualizzazione dei post da 2014

Messina qual è il nodo da dipanare per ripartire più forti e grandi di prima?

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Viste alcune diatribe sorte in città negli ultimi tempi per questioni concernenti argomentazioni storico-sociologico-culturali vorrei fare una considerazione visto che per quanto riguarda la storia ne saprei un tantinino senza volermi vantare. Considerando il fatto che conosco il Samperi, il Bonfiglio e il Crescenti praticamente a memoria. Nella nostra città ci sono purtroppo miti che ci portiamo dietro come macigni che sono vere e proprie menzogne di carattere storico-economico legate agli eventi bellici e naturali e vorrei non solo confutare simili tesi, ma anche rimettere le cose a posto nella mente di ognuno di noi perché se è vero che il calcio è opinabile, la Storia (quella realmente accaduta) no! Molti oggi dicono che dopo il terremoto i messinesi sono scomparsi e i forestieri della provincia hanno imbastardito l'autentica autoctonia dei veri messinesi. NIENTE DI PIU' FALSO. Se leggete Messina rediviva del Longo sareste al corrente che dopo qualche anno i messines

Salvatore Trimarchi vive ancora nei testi delle sue canzoni

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Tu sei nei tuoi testi ed è lì che vivi, in quelle parole c'è il tuo essere più autentico e sincero. Ci sono le tue verità, le tue contraddizioni, i tuoi sfoghi, le tue voglie di rivalsa, il tuo amore per la città, le incomprensioni nei tuoi confronti, i tuoi successi, le tue delusioni, i tuoi amori, il tuo modo di intendere la vita, la tua forza, il tuo amore per la gioventù, le tue passioni e quant'altro ha ruotato attorno alla tua vita e al tuo personaggio in questi 67 meravigliosi anni. Tutto un condensato di vita vissuta intensamente tra vittorie e sconfitte, anche se per il popolo tu vincevi sempre. Tu non ti sentivi un maestro, né uno che voleva spiegare agli altri come vivere, tu eri solo assetato di verità, tu eri semplicemente alla ricerca di una rivincita per la tua terra che sin dalle prime battute giovanili avevi difeso con grida di dolore perché essa è da sempre trattata come la peggiore delle puttane. Nessuno ha raccolto in pieno i tuoi messaggi e le tue sens

L'ultimo saluto al cantautore messinese Salvatore Trimarchi

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Più di 5000 persone, tra amici, conoscenti, fans e colleghi hanno voluto dare un ultimo saluto al cantautore messinese Salvatore Trimarchi. La Chiesa madre seicentesca di Monforte era gremita in ogni ordine di posto. Presente in forma non ufficiale, ma nascosto tra la folla, anche il Sindaco Renato Accorinti visibilmente commosso. Assenti ingiustificate le televisioni messinesi. Momenti toccanti e commoventi hanno segnato la celebrazione e l'ultimo saluto del feretro nella piazza antistante la Chiesa. Molti sono stati quelli che hanno voluto ricordare con dei versi gli attimi più belli di vita vissuta. Gli amici musicisti hanno anche realizzato un palchetto dove hanno cantato le sue musiche più belle e significative. La bara ha poi lasciato le migliaia di presenti sulle note di In fondo al viale cantata da tutta la piazza con commozione.

Salvatore, la Messina giallorossa avrà l'inno della tua vita per sempre nel cuore!

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Salvatore, sei stato un grandissimo amico per me ... negli anni della serie A siamo stati spesso a braccetto nella stesura dei testi e per promuovere i tuoi dischi ... un' esperienza bellissima soprattutto umana perché tu eri come un Maestro di strada per me, una persona da cui imparare tanto perché eri e sarai sempre un grande. La cosa che più mi ha colpito di te è che eri semplice, sempre te stesso con quella sigaretta in bocca e quella Uno tutta scassata da vero anticonformista. Eri rinchiuso nel tuo mondo, nel mondo della tua musica e dei tuoi dischi perché era con quel linguaggio che comunicavi ad un mondo ormai avaro di emozioni vere. E poi la tua passione per il Messina, mai compresa da tutti sino in fondo perché nei tuoi testi si leggeva una genuinità disarmante. Ti ricordo con il tuo vespone e il tuo ci vediamo al Bar Spadaro, al muricello, e davanti 40 marlboro si parlava di tutto, ma sempre di questa città che come dicevi tu: " E' una città a cu

La Statua di San Paolo crepata o cosa?

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Ieri a detta di alcuni presenti a Piazza Duomo per la festa della Patrona la statua di San Paolo, dell'antichissimo portale della Cattedrale, avrebbe presentato alcune crepe tali da richiedere immediatamente l'intervento dei vigili del fuoco per un possibile pericolo di crollo. A quanto pare, ne sapremo di più a breve, non era lì presente per un parere la Sovrintendenza ai beni culturali, fatto sta che i Vigili hanno picconato le parti che avrebbero presentato le crepe. Adesso agli occhi dei passanti si presenta sfigurata come potete osservare dalla foto sottostante e provoca a chi ama l'arte e la fede non poco dolore.  Certo che è proprio strano e sembra uno strano gioco del destino visto che i messinesi hanno abbandonato i vecchi idoli pagani per la fede in Cristo proprio grazie a San Paolo e che questo fu anche l'intermediario tra i messinesi e la Madonna che poi scrisse la lettera di suo pugno. Ripeto una strana coincidenza che proprio la bocca di colu

Il 12 giugno oltre alla tradizionale festa della colomba verrà scoperta la statua di San Giovanni Paolo II

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Giovedì 12 Giugno oltre alla tradizionale festa della colomba e del cero votivo offerto alla Madonna dell'Alto, al Santuario di Montalto, avverrà un altro evento indimenticabile, difatti, sarà scoperta la Statua di San Giovanni Paolo II che riprende il Papa Santo nel gesto di affacciarsi dalla balconata della Caperrina per dire estasiato dal panorama della città: "CHE BELLO" . Anche per questo, giorno 12, tutto il popolo messinese è chiamato ad assistere ad una delle feste cittadine più sentite. W Maria (San Giovanni Paolo II in visita al Santuario di Montalto) Comunicato del Santuario: L'avvenimento storico che ha inciso profondamente nella storia del Santuario di Montalto e nel cuore di tanti è stato, senza dubbio, la visita di Giovanni Paolo II nel giugno del 1988. Onore ai Padri Redentoristi che allora custodivano il Santuario e che vollero fortemente che il Papa, venendo a Messina per la canoniozzazione di S. Eustochia Smeralda salisse sul Colle d

Il cero votivo si farà grazie al Rettore diocesano del Santuario di Montalto e ai fedeli.

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Qualcuno direbbe alla Shakespeare tanto rumore per nulla e invece no perché i voti a Dio e alla Madonna vanno sempre mantenuti e rispettati, un voto è qualcosa che ha un valore sacro perché è una promessa fatta al cielo e non una semplice e mera banalità che si può risolvere restando con le braccia conserte. Non è superfluo venire meno ad un voto, un voto è una cosa seria! Ma a parte questo non piccolo particolare, l'interruzione del consueto cero votivo offerto a Maria è stato scongiurato grazie al rettore del Santuario di Montalto: Padre Campagna e a un gruppo di devoti che hanno colmato le lacune del palazzo municipale di Messina. Grazie ancora Padre Campagna e W Maria

Se Amare Gesù è roba da medievali, io sono medievale!

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Se amare Gesù e difendere verbalmente la mia religione significa essere medievali, allora io sono medievale. Se credere nei dogmi della Chiesa Cattolica significa essere retrogradi allora io sono retrogrado. Se credere nell'antico testamento e nel nuovo testamento significa essere creduloni, allora io sono credulone. Se andare a Messa la Domenica e pregare quotidianamente il Signore, Maria Vergine e i santi oltre che gli angeli è da fanatici, allora io sono fanatico. Se osservare i 10 comandamenti è da bigotti, allora io sono bigotto. Ma noi Cristiani rispetto a tutti gli altri siamo davvero i più tolleranti di tutti, porgiamo sempre davvero l'altra guancia e nonostante ci deridano abbiamo sempre Amore per tutti e il sorriso sulle labbra verso chiunque anche i nostri nemici, mentre al contrario chi si definisce oggi moderno è il primo ad essere intollerante e suscettibile ad ogni critica. Chi si erge ad "essere" acculturato e mentalmente aperto è molto più chiuso di

Gli oggetti cult '80 che ancora custodisco gelosamente...

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Fine anni '80, inizio anni '90 periodo di transizione tra il mio essere bambino e il mio diventare un ragazzetto. I primi oggetti tecnologici che ho avuto in regalo dai miei genitori sono stati: l'orologio cult degli anni '80 il CASIO DATABANK, dove per la prima volta avevi in un unico watch oltre che al conosciutissimo cronometro e timer anche i fusi orari di tutto il mondo, la rubrica del telefono, i memo e l'agenda personalizzabile...un affarino elettronico che davvero avrebbe sconvolto gli appassionati di orologi ; altro irrinunciabile dono stavolta regalatomi per la mia comunione fu la fotocamera della Polaroid, invenzione rivoluzionaria perché potevi scolpire i tuoi momenti più indimenticabili in maniera subitanea, bastava posizionare l'obiettivo sulla scena desiderata, fare un click ed il gioco era fatto...davvero che magia ; infine l'altro articolo da considerarsi nella fascia degli evergreen che ancora oggi custodisco gelosamente è il mitico

L'isola pedonale di #Messina cosa buona e giusta!

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Io sono d'accordo, con l'Isola Pedonale, almeno i messinesi cominceranno a capire che non esiste sempre la stessa e solita strada, ma che Messina è altro, dovranno ingegnarsi per arrivare nel punto desiderato e cominceranno a comprendere che la città è un dedalo armonioso di strade, un fazzoletto di edifici meravigliosi novecenteschi e comprenderanno che Messina è più di quello che pensavano, cambierà il modo di comprendere le cose e anche il loro cervello non più abituato a bisettrici nord-sud e sud nord tenderà a vedere nel visibile l'invisibile...forse vedranno un'altra città immaginandone una migliore...da sola però la nenoata isola non basta adesso serve un serio piano di trasporto pubblico per l'isola pedonale e per il resto della città...serve una segnaletica all'altezza e una polizia municipale sempre presente sul territorio...perché la loro è una missione. Il Padre della bonanima di mia Nonna che era Vigile di una Messina Migliore, diceva sempre: